Come dichiarato dalla Ministra Lorenzin, il nuovo rapporto sulle Infezioni sessualmente trasmissibili del Consiglio Superiore di Sanità, che verrà a breve presentato ufficialmente, registra un incremento preoccupante dei contagi, specie fra i giovanissimi. Quale associazione impegnata ogni giorno nel contrasto delle IST e nel contatto diretto con una popolazione quanto più ampia ed eterogenea, possiamo affermare con certezza che queste anticipazioni confermano delle avvisaglie fatte presenti innumerevoli volte da tutte le realrà associative che si occupano del fenomeno, dal livello nazionale sino ai territori. Purtroppo, una volta sfumato l’allarme HIV, ogni azione pubblica di prevenzione e di educazione sessuale si è ormai arenata da molti anni, lasciando spazio ad una crescente incosapevolezza e ignoranza di fondo su molte questioni.
Le realtà associative hanno fino ad ora costituito un’argine a tutto questo, ma non possono più essere lasciate sole. Senza una massiccia inversione di tendenza da parte dello Stato non sarà in alcun modo possibile far fronte ad un emergenza che è sotto gli occhi di tutti da anni, che riguarda le persone LGBTI così come quelle eterosessuali e che interessa diverse infezioni oltre l’HIV tra cui la sifilide, tra le più insidiose perchè difficilmente riconoscibile dai sintomi.
Abbiamo bisogno di investimenti in campagne informative, di estendere i controlli gratuiti a tutte le IST migliorando l’accesso per i minori, di modificare i programmi scolastici inserendo definitivamente l’educazione affettiva e sessuale, di rendere disponibili i preservativi gratuitamente nei presidi ospedalieri.
Sono misure di civiltà che diversi Paesi europei hanno già approvato da tempo, da ultimo il Portogallo, senza le quali, oggigiorno, è impossibile se non banalmente ipocrita parlare di qualsiasi strategia per la tutela dei nostri figli e delle nostre figlie dalle malattie e dagli abusi. Di questo e di altri argomenti parleremo nell’ambito del convegno che stiamo organizzando a Roma per la giornata mondiale della prevenzione dell’AIDS. il prossimo 1 dicembre, in cui presenteremo il nuovo protocollo dei Centri Antiviolenza Anddos.