Roma Pride 2016: oltre 700.000 persone hanno sfilato per le strade di Roma per il Pride della capitale, in un grande fiume umano di colori, volti e sorrisi che ha rivendicato un’intramontabile voglia di continuare le battaglie di laicità e uguaglianza dopo la legge sulle unioni civili. Anddos ha posto in primo piano proprio questa necessità di guardare alle sfide future. L’associazione ha dedicato il proprio carro, il terzo della parata, alla prevenzione e alla sessualità consapevole, distribuendo oltre 3000 preservativi durante il percorso, e ha portato in piazza anche il tema delle infinite differenze che attraversano la realtà LGBTI. Oltre 15 modelli e modelle, infatti, hanno sfilato dietro il carro dipinti con la tecnica del bodypainting: ciascuno di loro rappresentava un mestiere o una professione e teneva in mano le insegne del proprio circolo Anddos. Un modo di sfatare luoghi comuni e stereotipi ancora molto radicati e lanciare il messaggio che le persone LGBTI sono presenti in ogni situazione e spazio sociale. Hanno sfilato quindi i circoli Europa Multiclub, Spartacus, Skyline, Anddos-Gaynet Roma, Gender, Roman Volley (Roma), Hobby One Sauna (Treviso) Propositiv (Bologna), Black Sauna (Bologna), Illumined, Metro centrale, (Milano), Metro Padova-Venezia, Flexo (Padova) Codice Rosso (Catania), Hot Dog (Padova). Due modelle hanno rappresentato infine la nuova sede nazionale e i Centri Ascolto e Antiviolenza. Sul carro il Presidente Mario Marco Canale, il vice presidente Massimo Florio, il Resp. Legale Antonio Bubici, il Resp. Salute Stefano D’Agnese, il Coordinatore Roberto Dartenuc.
Molto apprezzate le performance del Dj special guest Marco Grimm, la musica di Dj Tiziano, l’animazione di Alexandro Navarro, la direzione artistica di Simone Baroni. Durante gli interventi conclusivi, Anddos ha ringraziato attraverso il portavoce Rosario Coco tutti e tutte le partecipanti, esortando il movimento a proseguire la battaglia culturale nei territoti, specialmente in quelle realtà dove molte persone ancora non riescono a fare coming out e a dedicarsi alla grande sfida dell’ educazione sessuale nelle scuole.
La giornata si è così conclusa con gli interventi delle diverse realtà del coordinamento Roma Pride, tra cui quello del portavoce Sebastiano Secci del Circolo Mario Mieli, che ha ribadito le ragioni di entusiasmo e determinazione che hanno portato allo slogan “chi non si accontenta lotta”.
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Fonte: ANDDOS