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Il referendum presentato oggi dalle frange più conservatrici del mondo politico è l’ultimo colpo di coda di una serie di personaggi in piena crisi di visibilità e ragione sociale.

Riteniamo che anche i credenti, quella maggioranza silenziosa dei cattolici che male ha sopportato la triviale discussione piena di insulti e nefandezze sulle unioni civili in Parlamento, saranno tra i primi a bocciare questa iniziativa.

Persino la CEI di Bagnasco si è dichiarata contraria a questa iniziativa e noi stessi di Anddos, che tra i nostri 180.000 soci e socie annoveriamo diverse sensibilità culturali e religiose, sappiamo con certezza che in questa occasione determinati valori vengono utilizzati in maniera strumentale per far leva su ignoranza, paure e pregiudizi. Ciò che non va sottovalutato, invece, è la portata culturale di questo referendum, che darà luogo, purtroppo ad un’ondata di omofobia e di odio capillare in tutto il territorio.

Il nostro pensiero e la nostra azione dovrà essere rivolta a tutte quelle persone, giovani, giovanissimi, adulti e anziani, che nelle scuole, in tv, nei bar e in tanti altri spazi subiranno nel silenzio le falsità e le volgarità a cui siamo purtroppo abituati. E’ da lì che bisogna iniziare a reagire.

Mario Marco Canale

Presidente Nazionale Anddos

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Fonte: ANDDOS